Dal 1996 a Vidor si svolge la rievocazione storica dell’Assalto al Castello di Vidor.
Quest’anno, causa la pandemia, l’evento è stato annullato, ma gli organizzatori già meditano per l’edizione 2021…
Ma cosa intendiamo con “rievocazione storica”?
Dopo la prima ondata di invasione e distruzione dei barbari placata solo dalla venuta di Carlo Magno nel 754, la nostra pianura visse un periodo di tranquillità.
Sembrava che il peggio fosse passato…
Invece dopo la morte di Carlo Magno arrivarono gli Ungari! E il loro passaggio fu così devastante che portò a nominare una parte della pianura veneto-friulana Vastata Hungarorum.
Le razzie dei Magiari, sebbene non fossero di grossa portata, erano caratterizzate da forza (abilità della cavalleria magiara) e sete di depredare i molti tesori dell’Impero, tra l’altro, mal difesi. Molti ricchi monasteri, castelli, come anche interi villaggi vennero saccheggiati (come il Castello di Vidor), alcuni vennero completamente distrutti.
Il destino era, comunque, evidentemente segnato, in quanto il castello fu pesantemente danneggiato nel 1328 da Rizzardo da Camino e Gerardaccio da Collato, poi riparato e poi raso al suolo nel 1510 dalle truppe del generale Linchtenstein, durante la Guerra della Lega di Cambrai contro la Serenissima.
A lato del Castello fu costruita una cappella dedicata al Santo Nome di Maria che fu utilizzata come chiesa parrocchiale di Vidor fino all’anno 1748 quando fu consacrata la nuova chiesa.
Anch’essa però ebbe una sorte funesta: venne distrutta dai bombardamenti nella prima Guerra Mondiale. Successivamente al suo posto è stato eretta una chiesetta a ricordo dei caduti della Grande Guerra, ora Oratorio dell’Addolorata.
Ed è proprio a questa cappella che arrivano, ogni anno, i partecipanti del palio di Vidor.
Per fortuna nessuna guerra e nessuna arma, solo sano, faticoso, ma divertente, campanilismo.
Cinque squadre di Vidor: Centro, Colbertaldo, Alnè di sotto, Alnè di sopra e Bosco; Petrioli (cittadina marchigiana gemellata con il comune) e Moriago della Battaglia (in quanto un tempo il suo territorio era sotto la dominazione vidorese); si sfidano trasportando nel minor tempo possibile una scala in legno (affidata a due ragazze) dall’abbazia di Santa Bona sino alle pendici del colle del castello, e da qui alla cima, un pesante ariete di legno, con il cambio dei 4 atleti maschi a metà della salita.
Il paese tutto è coinvolto nella manifestazione, non solo gli atleti: organizzatori, figuranti in costume medievale e supporters delle varie contrade che non fanno mancare i loro continui e coloriti incitamenti.
Alla sfida sono legati vari altri eventi di ispirazione medievale.
Per eventi e informazioni: Pro Loco La Vidorese
Per un tour virtuale del “Castello di Vidor”: Lifein360
Debora Donadel
[…] L’Abbazia è aperta a marzo durante i festeggiamenti di San Giuseppe, patrono di Vidor e a settembre in occasione dei festeggiamenti del settembre Vidorese. Del palio, del castello e di tutte le attività abitualmente organizzate dalla Pro Loco La Vidorese durante la Festa di Santa Bona ne abbiamo parlato ampiamente qui. […]
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