Un colle con un nome molto “particolare” a Farra di Soligo…

Il colle Porchera a Farra di Soligo

Vogliamo in questo numero accennare alla Porchera, il colle che sovrasta Farra di Soligo ad oriente, facilmente raggiungibile dal centro del paese.

La denominazione fa supporre che vi esistesse in passato un allevamento di maiali. In genere questi toponimi risalgono a qualche secolo fa. Giunti alla Croce, affiancata da due cipressi, si è colti oggi da quel senso di solitudine che dona pace e serenità.

Difficile credere che invece 3.000 anni fa la sommità del colle ospitasse probabilmente una piccola comunità di uomini preistorici, dediti alle loro attività di sopravvivenza. Infatti furono recuperati dopo il 1982 dal Gruppo “Romit”, sul fianco dell’elevazione collinare, diversi materiali dell’età del bronzo recente (XIII sec. A. C.).Si tratta in particolare di numerosi frammenti di ceramica preistorica, una catenella in bronzo, varie schegge e parti ossee.

Sulla cima della collina si è rilevata anche la presenza di allineamenti in grossolani blocchi di conglomerato, frammisti a resti ceramici e ad abbondante terriccio nerastro. Sono residui di una più integra e completa cinta muraria a secco, preesistente alla parziale conversione agraria del pianoro della sommità collinare avvenuta alla fine degli anni ’70 del secolo scorso. Viene in tal modo a configurarsi, secondo lo storico Luigi Ghizzo, l’ipotesi di un insediamento preistorico o protostorico, da verificare con una analisi più accurata dei reperti e di tutto il contesto.

Testo di Enrico Dall’Anese Magazine Settembre Eventi Venetando

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