Sabato 17 ottobre il Giro d’Italia passerà per la quinta volta in poco più di 10 anni tra le nostre colline. Ma sarà la prima volta da quando sono state proclamate Patrimonio dell’Umanità: un occasione unica per mostrare al mondo un territorio di straordinaria bellezza!

Subito dopo l’assegnazione della tappa a cronometro alle Colline del Prosecco prevista per il 23 maggio, prima dell’inizio dell’emergenza sanitaria, tutti i comuni interessati al passaggio del giro si erano attivati per l’organizzazione di decine di eventi collaterali.

Purtroppo la pandemia ha fermato tutto, compreso il Giro, ma solo in parte e temporaneamente.

Infatti, nei confini delle regole anti-covid sono state organizzate delle manifestazioni a contorno di questa straordinaria tappa: mostre, esposizioni e paesi vestiti di rosa a salutare il Giro.

Non sarà possibile la festa di pubblico prevista all’annuncio della tappa e che non è mai mancata ogni qualvolta la kermesse ciclistica è passata tra le nostre colline, ma più di quattro ore di diretta televisiva trasmessa in più di 200 paesi, rappresentano una vetrina straordinaria per le Colline del Prosecco. La tappa a cronometro infatti ha questa particolarità di svolgersi in un percorso di soli 44 chilometri, un corridore alla volta, da mezzogiorno alle cinque del pomeriggio, con telecamere che seguiranno la corsa riprendendo continuamente il paesaggio delle Colline Unesco…

Tappa Giro

Una promozione unica che tutti sperano sia anche un segnale di ripartenza per tutto il territorio.

  1. partenza da Conegliano
  2. Muro di ca’ del Poggio (1° rilevamento cronometrico)
  3. San Pietro di Feletto
  4. Refrontolo
  5. Pieve di Soligo (2° rilevamento cronometrico)
  6. Farra di Soligo
  7. Col San Martino (3° rilevamento cronometrico)
  8. Guia
  9. San Pietro di Barbozza
  10. arrivo a Valdobbiadene
colline prosecco

Quando il Giro è passato di qua:

La prima volta che un comune – Vittorio Veneto – fu sede di una tappa risale al 1937, anno della seconda vittoria del Giro da parte del grande mito del ciclismo Gino  Bartali.  Da allora il Giro affrontò parecchie volte i saliscendi collinari, con i corridori immersi tra i vigneti: otto volte coinvolgendo come sede ancora Vittorio  Veneto  (oltre  al  1937  anche  nel  1947, 1961, 1966, 1968, 1985, 1988 e 2014), due volte con Conegliano (1977 e 2002) e due anche con Valdobbiadene (2009  e  2015). 

Dice Davide Cassani (Commissario tecnico della nazionale italiana di ciclismo, ex ciclista professionista e commentatore televisivo italiano) a proposito della 14^ tappa del Giro d’Italia 2020:

Quello del Conegliano Valdobbiadene è un territorio che ho sempre nel cuore, visto che proprio qui vinsi la mia prima corsa da professionista, il Gran Premio Sanson nel 1987. E che continua a stupirmi ogni volta che ci ritorno, con le sue  spettacolari colline e i saliscendi continui. Proprio  queste sue caratteristiche ne fanno un territorio ideale per i ciclisti e gli amanti delle due ruote. Ma, oltre a questo, il territorio offre un ambiente naturale fantastico, tanto che pare di pedalare immersi in un giardino. Sono un ex professionista, ma continuo ad andare in bici alla scoperta dei territori italiani e qui capito molto spesso. È un territorio tutto da gustare, molto frequentato dai turisti a due ruote oltre ad essere anche una terra appassionata di ciclismo, tanto che qui si disputano ogni anno importanti competizioni giovanili a livello internazionale. (Articolo completo su Visit Conegliano Valdobbiadene Autunno Inverno 2020).

Conegliano rosa

Vi invitiamo a vedere questo breve video, dal sito ufficiale del Giro d’Italia che illustra velocemente la 14^ tappa denominata “Conegliano-Valdobbiadene Prosecco Superiore Wine”.

Viva il Giro, viva le Colline del Prosecco!

Valdobbiadene rosa
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