Con Refrontolo, Moriago della Battaglia e Revine Lago concludiamo la rubrica dei “Nostri paesi cent’anni fa” curata dal professor Enrico Dall’Anese nel nostro magazine mensile Eventi Venetando.
Ringraziamo il professore Dall’Anese per mettere generosamente a disposizione il frutto di tanto studio e passione per il nostro territorio e per il continuo supporto al Consorzio Pro Loco Quartier del Piave.
Sembra che possiamo contare su di lui anche per il 2023: siete curiosi di scoprire quale sarà la nuova rubrica? Continuate a seguirci qui, nella nostra pagina Facebook, nel nostro profilo Instagram e nel nostro canale Telegram!
Refrontolo cent’anni fa
Nel 1922 e negli anni seguenti, anche per venire incontro al dramma della disoccupazione, si intraprendono a Refrontolo alcune opere pubbliche.
Ora che la costruzione della Carbonera, che congiungerà Pieve a Conegliano, è avviata ed il tratto nel territorio di Refrontolo è a buon punto, il Comune collega a quella importante arteria la sua località Col Vendrame. Si ridurrà così a metà la distanza fra il Comune e Conegliano, capoluogo di mandamento.
C’è poi la questione di Barbisano, che è allora sotto Refrontolo, che protesta continuamente sentendosi trascurata. Arriva una petizione di una cinquantina di abitanti della località Fornaci che chiede un ponte sul Lierza per essere collegata a Barbisano. Fanno notare che un “carradore”, da Barbisanello alle Fornaci, è costretto a fare il giro per Pieve, Castello, Ponte Lierza: col ponte richiesto risparmierebbe ben tre chilometri.
Anche i ponti esistenti danno forti preoccupazioni. Un nubifragio danneggia gravemente il ponte comunale sul torrente Crevada: viene riparato dall’artigiano Cesare Tittonel che si serve di 17 travi di rovere.
Altra opera pubblica completata nel 1922 è la fontana cosiddetta “dei Soldan”, che dà acqua agli abitanti del Casale di Sotto e delle Fornaci di Sopra. Si metterà anche mano al cimitero di Refrontolo che sarà ampliato.
Sempre relativamente al 1922 si registrano due notizie che oggi definiremmo “curiosità”. Il sindaco Pilla ha in animo di “modernizzare” l’amministrazione del Comune. Di qui l’appello al Consiglio comunale: “da molto tempo sentiamo la necessità di acquistare una macchina da scrivere, mezzo meccanico e sollecito richiesto dal tempo in cui si vive, stanti i molteplici lavori di scritturazione e di copiatura che ogni giorno aumentano”.
Il Consiglio ne riconosce l’effettiva necessità e delibera unanime di acquistare una Underwood, da pagarsi in due anni.
La seconda curiosa notizia di cronaca riguarda l’indisciplina dei “ciclisti” refrontolesi, soprattutto di notte. La sera del 6 agosto i carabinieri si appostano davanti all’osteria Piol ed elevano ben 11 contravvenzioni ad altrettanti ciclisti la cui bicicletta è sprovvista del prescritto fanale.
Moriago cent’anni fa
Nel 1922 l’Amministrazione comunale Durante, eletta l’anno prima, entrava nel pieno della sua attività. Si concludeva così una pagina buia della storia moriaghese, fatta di campanilismi e personalismi, che è utile non dimenticare.
Il 19 settembre 1920 le elezioni comunali a Moriago vedono l’affermazione del “Gruppo di Rinnovamento” di ispirazione socialista.
La settimana dopo viene “costituito” il Consiglio Comunale, che nella seduta del 3 ottobre nomina sindaco De Conti Tommaso.
Ma continuano le vicissitudini burocratiche. Nel gennaio 1921 il comune rimane privo del servizio di tesoreria per il licenziamento del tesoriere, con grave pregiudizio per il regolare andamento dei servizi amministrativi.
Il 25 gennaio 1921, 11 consiglieri rassegnano le dimissioni “per la poco concordia in seno al consiglio comunale e per la conseguente incapacità del consiglio stesso di amministrare il bene comune”. Poiché i dimissionari superano i 2/3 dei consiglieri si procede a nuove votazioni amministrative che vengono fissate per il 13 marzo 1921.
Le elezioni avvengono in un clima di grande confusione e accesi contrasti. Sono ben sette le liste presentate: Partito Popolare; Repubblicani-Socialisti-Popolari; Scheda “combinata”; Scheda “socialista pura”; tre schede miste.
Alcuni candidati si inseriscono in più partiti: Morgan e Durante compaiono in cinque liste. Vince il Partito Popolare, i cui elettori concentrano i voti in un’unica lista.
Il 15 maggio si tengono anche le elezioni politiche, che danno i seguenti risultati.
Votanti 351. Popolari 182; Repubblicani 63; Socialisti 42; Democratici 26; Unione Nazionale 19; Cappellotto 9.
Grande affermazione del Partito Popolare, che nel comune di Moriago conquista la maggioranza assoluta e passa dai 32 voti del 1919 ai 182 del 1921.
Nel marzo 1921 viene nominato sindaco Giovanni Durante. Sono eletti assessori effettivi Onorato Gambin e Antonio Zalamena e assessori supplenti Giuseppe Conte e Gaetano Vendramini:
Nonostante le precedenti vicissitudini la gestione Durante fu altamente meritoria. Facendo fronte al disordine finanziario ed alla disorganizzazione generale riuscì in pochi anni a garantire un salutare risanamento economico e un regolare funzionamento dei pubblici servizi.
Procedette quindi ad una definitiva sistemazione dei vari uffici e servizi, completando la nomina del medico e dell’applicato.
Altri interventi riguardarono l’illuminazione pubblica e il difficile problema dell’approvvigionamento dell’acqua potabile con l’adesione al Consorzio per il costruendo acquedotto.
Esattamente 100 anni fa, il 12 aprile 1922, si iniziava anche lo scavo delle fondamenta per l’erezione della nuova chiesa parrocchiale.
Revine Lago cent’anni fa
Per il Comune di Revine Lago potremmo definire il 1922 l’anno delle opere pubbliche e delle polemiche. Ai primi di febbraio un comitato di Lago propone di indire un pubblico “ballo popolare” a beneficio dell’erigendo Monumento ai Caduti. Insorge la Parrocchia, definendolo un “insulto ai morti e ai vivi”. Si elevi un monumento il più degno possibile, ammonisce, ma esso non sia frutto di balli e orge: i nostri morti eroi non l’accetterebbero.
In primavera rinasce la Filodrammatica e il paese progetta di dotarsi di una adeguata sala per teatro. Iniziano anche i lavori di restauro e riparazione della chiesa, danneggiata dalla guerra.
Anche a Revine fervono i lavori del campanile, diretti dalla Commissione presieduta dal capomastro Vittorio Bortoluzzi. La torre si innalza a vista d’occhio, proiettata verso i 37 metri di altezza progettati. E questo grazie alla sola generosità dei Revinesi, che non dispongono né di aiuti né di sussidi.
Dicevamo di polemiche e personalismi, che riguardavano soprattutto l’Amministrazione comunale. Il debito, grave ancor prima della guerra, è ora davvero preoccupante sotto l’amministrazione Pinzan.
Si spera che la prossima amministrazione si comporti più saggiamente senza spendere più del dovuto. Dopo mesi di discussione sulla scelta dei candidati si arriva finalmente, l’anno successivo, all’elezione del nuovo sindaco nella persona del Bortoluzzi sopra citato, fortemente critico verso la gestione precedente.
Ma, mentre da un lato si invocava la concordia, dall’altro continuavano malumori e diatribe. Se ne fa portavoce uno dei personaggi più influenti del luogo, l’avvocato A. Pillot, che firma una lettera aperta piena di insinuazioni che in parte riportiamo.
“È vero che per le elezioni del sindaco il Consiglio comunale è stato convocato di tutta urgenza in 24 ore? È vero che si voleva imporre ai consiglieri di nominare a sindaco un individuo precedentemente designato? È vero che certi consiglieri, perché ribelli alla imposizione, furono “rinchiusi” perché venissero a più miti consigli? È vero che una squadra di individui entrarono più tardi nella frazione di Lago incutendo paura e spavento nella cittadinanza, ordinando il coprifuoco?”
Come si può intuire non erano estranei alle polemiche anche i tradizionali campanilismi fra i due paesi di Lago e di Revine.
Per gli articoli originali:
- Refrontolo: Eventi Venetando Ottobre
- Moriago della Battaglia: Eventi Venetando Novembre
- Revine Lago: Eventi Venetando Dicembre
Dal nostro sito: https://www.eventivenetando.it/it/archivio-magazine/