Nella meravigliosa cornice della Chiesa di San Giorgio di Collalto inizia, domenica 15 ottobre, la diciottesima edizione del Festival Organistico Internazionale di Collalto.
Domenica 15 ottobre
Ad aprire la rassegna sarà il concerto di Giulia Biagetti, organista titolare della Cattedrale di Lucca, che si esibisce nella chiesa di San Giorgio domenica 15 ottobre alle 16.00.

Giulia Biagetti, diplomata in “Pianoforte” presso l’Istituto “Boccherini” di Lucca e in “Organo e composizione organistica” presso il Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara ha una ricca attività concertistica che l’ha portata ad esibirsi in Europa, USA e Canada su organi famosi, festival e rassegne internazionali di prestigio. A Collalto eseguirà brandi di Bach, Whitt, Richter, Stamm.
Domenica 5 novembre
Il festival prosegue con Stefano Molardi, professore di Organo al Conservatorio della Svizzera italiana di Lugano, presente nella chiesa di San Giorgio domenica 5 novembre, sempre alle 16.

Stefano Molardi, organista, musicologo e clavicembalista formatosi musicalmente con personalità di spicco del panorama mondiale, premiato in numerosi concorsi nazionali e internazionali, ha intrapreso una brillante carriera come solista e in ensemble da camera. Dal suo vasto repertorio, a Collalto, presenta brani di Reger, Bach, Liszt.
Domenica 3 dicembre
Chiude la rassegna collaltina, domenica 3 dicembre, Donato Cuzzato, di Treviso, direttore artistico del Festival Organistico Internazionale di Collalto, organista concertista internazionale con più di mille concerti eseguiti in tutta Europa e USA che presenta una serie di brani dai Grandi Corali di Lipsia e del Dogma di Johann Sebastian Bach.

L’ingresso ai concerti è libero; presenta Eleonora Gai.


Il Festival Organistico Internazionale rientra quest’anno nel programma di Città veneta della cultura 2023, titolo che si sono aggiudicate le “Terre Alte della Marca Trevigiana” (una cordata di 30 comuni, con capofila Pieve di Soligo, che succede a Cittadella e a Caorle, le città titolate delle prime due edizioni) con la proposta di più di 130 eventi diffusi sul territorio e incentrati sul tema paesaggio e musica: “Musica per il paesaggio – Musica nel paesaggio” con l’intento di “promuovere la percezione dei luoghi attraverso la musica e lo stimolo dell’immaginazione attraverso l’ascolto, dunque musica come veicolo culturale e paesaggio come sistema culturale”.
Gli eventi musicali in calendario, infatti, individuano come “palco” spazi inconsueti sia naturali che artificiali identificativi del paesaggio locale, dai laghi alle vigne, dai belvedere alle fabbriche, dalle cantine alle chiesette rurali, luoghi a volte poco accessibili o poco utilizzati e che grazie agli spettacoli vengono di fatto “ri-conosciuti”, ovvero fruiti e quindi valorizzati, e con essi tutto il territorio dei 30 comuni coinvolti.