Alla vigilia del gran finale, con il “Concerto dei Concerti” a Pieve di Soligo, il bilancio del Festival “La Musica nel Sacro”, organizzato dall’Istituto Diocesano Beato Toniolo. Le vie dei Santi, è decisamente positivo.

Dal 7 luglio al 22 settembre, ben tredici concerti hanno attraversato le chiese delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, patrimonio dell’umanità UNESCO, raccogliendo oltre 3500 spettatori.

La rassegna ha offerto un’esperienza unica, combinando la musica sacra con la valorizzazione del patrimonio storico, religioso e artistico del territorio.

La Piccola Orchestra Veneta, diretta dal maestro Giancarlo Nadai, protagonista di dodici dei tredici concerti del Festival (l’11 agosto, nella Chiesa di San Gregorio di Valdobbiadene, il concerto è stato a cura dell’Associazione culturale Amici della Musica di Valdobbiadene), ha affascinato il pubblico con esecuzioni eccellenti, accompagnata dai solisti e con la partecipazione di esperti che hanno illustrato la storia e le opere d’arte delle chiese ospitanti.

Il Concerto dei Concerti

L’attesa ora è tutta concentrata sul Concerto dei Concerti, il gran finale del festival, che si terrà domenica 20 ottobre alle ore 16.00 nel Duomo di Pieve di Soligo con la Piccola Orchestra Veneta e il Coro Academia Ars Canendi.

Questo appuntamento conclusivo celebra non solo la musica, ma anche due importanti ricorrenze: il centenario dell’apertura al culto del Duomo di Pieve di Soligo e il settantesimo anniversario della morte di Marta Sammartini, l’illustre scultrice e pittrice autrice degli affreschi che decorano l’edificio sacro.

Concerto dei Concerti Pieve di Soligo
Uno scatto del Concerto dei Concerti edizione 2023

Il programma del Concerto dei Concerti

Il programma del Concerto dei Concerti si aprirà con la “Marcia in re maggiore” di Haendel, seguita dal “Concerto in re maggiore RV 208” di Vivaldi, noto come “Grosso Mogul”, interpretato dal violinista Giacobbe Stevanato.

A seguire, il “Concerto in do maggiore RV 537” per due trombe, eseguito dai solisti Fabrizio Nasetti e Davide Carolo.

Il momento clou sarà l’esecuzione del “Magnificat” RV 610 di Antonio Vivaldi, una delle sue opere più celebri per soli, coro e orchestra, che vedrà protagonisti il Coro Academia Ars Canendi, diretto da Manuela Meneghello e la Piccola Orchestra Veneta, maestro concertatore Giancarlo Nadai.

Il maestro concertatore e i solisti del Concerto dei Concerti

Giancarlo Nadai, maestro concertatore

Giancarlo Nadai, violinista trevigiano, si è diplomato al Conservatorio “B. Marcello” di Venezia sotto la guida del M.o Renato Zanettovich e ha frequentato corsi di Musica da Camera e qualificazione orchestrale alla Scuola di Musica di Fiesole. Ha collaborato con orchestre prestigiose come quella del Teatro “La Fenice” e l’Arena di Verona.

Dal 1980 ha intrapreso una carriera cameristica in Italia e all’estero, esibendosi in numerosi festival internazionali. Dal 1992 al 2001 è stato Prima Parte Stabile dei “Virtuosi dell’Ensemble di Venezia”, con oltre 1.000 concerti in tutto il mondo.

Attivo nella Musica Contemporanea, ha diretto prime esecuzioni di compositori come Morricone e Piacentini. Dirige la “Piccola Orchestra Veneta” e insegna violino al Conservatorio di Venezia. Molti dei suoi allievi sono stati premiati in concorsi. Dal 2017 è Presidente dell’Associazione Musicale “Toti dal Monte”.

Giacobbe Stevanato

Giacobbe Stevanato è un violinista diplomato con lode al Conservatorio “A. Steffani” di Castelfranco Veneto, sotto la guida del M.o G. Volpato, e ha completato la sua formazione studiando composizione e seguendo corsi di perfezionamento con maestri di fama internazionale come Dora Schwarzberg, Renato Zanettovich e il “Trio di Trieste”. Ha ottenuto riconoscimenti in concorsi internazionali (N. Paganini, R. Romanini, R. Lipizer, M. Abbado) ed è stato ospite di prestigiose stagioni concertistiche.

Ha collaborato come primo violino solista con orchestre di grande rilievo, tra cui l’Orchestra d’archi italiana, l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, l’Orchestra del Teatro “La Fenice” di Venezia, e molte altre. Svolge un’intensa attività concertistica sia come solista che in duo con pianoforte e ha al suo attivo diverse registrazioni, tra cui un CD dedicato a Francesco de Guarnieri, recensito positivamente dalla rivista The Strad.

Attualmente è docente di violino presso il Conservatorio “B. Marcello” di Venezia.

Fabrizio Nasetti

Fabrizio Nasetti, trombettista nato a Roma, ha iniziato a studiare tromba a 13 anni e si è diplomato al Conservatorio “A. Casella” di L’Aquila sotto la guida del M.o Sandro Verzari. Durante gli studi ha suonato con l’orchestra del conservatorio e come solista, insegnando anche presso la scuola comunale di Ronciglione.

Ha tenuto circa 800 concerti in diverse formazioni cameristiche in Italia e all’estero, in Portogallo, Spagna, Germania e Austria, esibendosi come solista in vari festival internazionali. È stato prima tromba solista per 11 anni con l’Orchestra del Basso Alentejo e ha collaborato con orchestre prestigiose come la “Sinfonia Veneziana” e l’Orchestra “Nova Amadeus” di Roma.

Nasetti ha fondato il “Blue Jazz Quartet” e gli “Ottoni di Padova”, ha inciso CD con Greg Moore e ha conseguito l’abilitazione per l’insegnamento in conservatorio. Attualmente è docente di tromba, tromba jazz, rinascimentale e barocca al Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia.

Davide Carolo

Davide Carolo, cresciuto nell’hinterland veneziano, ha iniziato gli studi musicali con il M° Benvenuto Bassan presso l’associazione “Orchestra di Fiati del Veneto”. Ha proseguito la sua formazione al Conservatorio “Cesare Pollini” di Padova e successivamente al Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia, dove ha conseguito il diploma accademico di I livello in tromba sotto la guida del M° Fabrizio Nasetti. Attualmente sta completando il Biennio interpretativo presso lo stesso conservatorio.

Carolo si dedica con interesse alla pedagogia musicale, partecipando a numerosi corsi e progetti. Ha frequentato masterclass con importanti musicisti come Francesco Tamiati e Steven Mead, e segue la masterclass annuale con il M° Andrea Tofanelli a Modena.

Ha collaborato con enti e orchestre di rilievo come il Coro “Teatro Verdi” di Padova, la Fondazione “Teatro La Fenice” e la “Venice Chamber Orchestra”, partecipando anche a progetti di musica leggera con artisti di fama internazionale.

Il Coro Academia Ars Canendi

Concerto dei Concerti Pieve di Soligo
Il Coro Academia Ars Canendi al Concerto dei Concerti edizione 2023

Il Coro Academia Ars Canendi è un coro polifonico misto autogestito composto di 18 elementi. La principale caratteristica consiste nella scelta di collaborare con più direttori, escludendo, quindi, la forma classica della direzione stabile.

Il nome rievoca la tradizione storica nella quale le Accademie si caratterizzavano per la struttura corale snella composta da pochi elementi e perciò adatta alle esecuzioni di stampo cameristico.

L’Academia Ars Canendi è sorta nel luglio 1995 in seguito alla spontanea aggregazione intorno al soprano Manuela Meneghello di alcuni cantori già provenienti da altre formazioni corali del territorio e dediti allo studio del canto.  (Tratto da: https://www.dovesicanta.it/listing/academia-ars-canendi/)

Il Duomo di Pieve di Soligo

La cornice del Duomo di Pieve di Soligo, intitolato a Santa Maria Assunta, sarà ulteriormente valorizzata dalla presentazione del luogo sacro a cura della storica dell’arte Cristina Chiesura, che ripercorrerà le tappe storiche e artistiche di questo monumento. Il Duomo, infatti, custodisce opere di grande pregio e le spoglie del beato Giuseppe Toniolo, offrendo una testimonianza significativa del patrimonio religioso del territorio.

Foto di Flavio Gregori

Anche per questo quattordicesimo e ultimo appuntamento di domenica 20 ottobre per il Festival “La Musica nel Sacro”, come detto, Istituto Beato Toniolo e Piccola Orchestra Veneta con l’Associazione Musicale Toti Dal Monte sono in prima fila nell’organizzazione, in collaborazione con la Parrocchia del Duomo Santa Maria Assunta, con il contributo della Città di Pieve di Soligo e con il sostegno dell’IPA Terre Alte e dell’Associazione per il Patrimonio delle Colline UNESCO del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.

Presenta Elisa Nadai e l’ingresso al concerto è libero, con invito a partecipare esteso a tutti.

Al Duomo di Pieve di Soligo è dedicato uno dei filmati brevi della collana video “Luoghi del Sacro in terra UNESCO” realizzata con successo grazie all’impegno di Istituto Beato Toniolo, Diocesi di Vittorio Veneto e testata giornalistica Qdpnews.it, con il decisivo sostegno di Banca Prealpi San Biagio.

Festival “La Musica nel Sacro”: un eccezionale lavoro di squadra

Il Festival “La Musica nel Sacro” si avvale del sostegno dell’IPA Terre Alte della Marca Trevigiana e dell’Associazione per il Patrimonio delle Colline UNESCO del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, e del contributo di Banca Prealpi San Biagio (main sponsor), Latteria Soligo, Consorzio Tutela Prosecco DOCG, Home Cucine, Sogno Veneto e Dal Ben spa.

Questa prima edizione del Festival si svolge in collaborazione con Eventi Venetando e la rete culturale Vite Illustri Pieve di Soligo (VIP), e per i concerti locali con l’associazione culturale “Amici della Musica” di Valdobbiadene e la Scuola di Musica “Antonio Coletti” di San Vendemiano. Media partner sono la testata giornalistica Qdpnews.it e il settimanale diocesano L’Azione.

Con il Concerto dei Concerti, il Festival “La Musica nel Sacro” non solo conclude in bellezza un’edizione straordinaria, ma ribadisce la sua vocazione a essere un punto di riferimento culturale per la valorizzazione della musica sacra e del patrimonio artistico delle Colline del Prosecco rientrando perfettamente nella mission del programma in cui è stato inserito: “Armonie 2024. Musica nel paesaggio, Musica per il paesaggio”.

La soddisfazione dell’Istituto Beato Toniolo

Siamo veramente felici per l’esito così importante di questa prima fase di tredici concerti del Festival “La Musica nel Sacro” – affermano dall’Istituto Beato Toniolo la presidente Annalina Sartori e il direttore scientifico Marco Zabotti perché abbiamo raccolto i frutti di consensi e di presenze di un eccezionale lavoro di squadra e dell’offerta di un viaggio affascinante nella musica e nella bellezza del nostro territorio, che si manifesta come un contributo di alto livello alla valorizzazione del suo grande patrimonio religioso, storico e artistico. E siamo molto grati a tutti coloro che hanno organizzato, animato, accompagnato e sostenuto questo Festival, divenuto un percorso culturale di valenza e di richiamo per tutta l’area oggi Patrimonio dell’Umanità UNESCO”.

VIADebora Donadel
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