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24 Maggio 2025 - 22 Giugno 2025
Cultura e Spettacolo
Pieve di Soligo
Villa Brandolini

Mostra personale di Mario Palli: "Latenze"

Dal 24 maggio al 22 giugno 2025, presso Villa Brandolini a Solighetto (Pieve di Soligo)

Mostra personale di Mario Palli: "Latenze"

 

L’Amministrazione Comunale di Pieve di Soligo, continua nella sua politica di valorizzazione degli Artisti del Triveneto che, seppur radicati in quest’area territoriale, abbiano saputo acquisire fama nazionale e internazionale.

È questo il caso anche della mostra “Latenze” di Mario Palli, realizzata dall’Associazione Agalma, con la collaborazione e il contributo del Comune di Pieve di Soligo e della ditta La Edilscavi; sponsor tecnico il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG.

Nato a Gorizia nel 1946, dopo aver frequentato la sezione di Decorazione Pittorica presso l’Istituto Statale d’Arte della città natale, nel 1965 Palli ha conseguito il magistero presso la Scuola d’Arte di Venezia, dove, sotto la guida di Remigio Butera e di Franco Costalonga ha potuto approfondire le tecniche e i procedimenti dell’affresco e dello strappo d’affresco. Dal 1967 ha insegnato Disegno dal vero e Pittura negli Istituti d’Arte di Gorizia, Bari e Trieste.

Dopo le giovanili esperienze in ambito figurativo e un rapido passaggio a una espressività di impronta gestuale, già nella seconda metà degli anni Settanta, subito recensito da Giuseppe Marchiori, Palli verrà realizzando i suoi “Pittogrammi”: veri e propri prototipi da cui trarranno origine le future evoluzioni delle sue fertili facoltà inventive.

Si tratta di rigorosi elementi modulari spesso assemblati ritmicamente, apparentemente semplici, in realtà frutto di una densissima confluenza di spunti diversi, originalmente rifusi e ricreati da Palli.

Pur non accettandone il culto delle procedure produttive industriali, Palli verrà infatti rimeditando sul rifiuto di ogni referenzialità, sulla radicale semplificazione delle forme e sull’uso oggettivo dei materiali, tipici delle correnti minimaliste d’oltreoceano, riflettendo altresì sui mezzi, le modalità, gli statuti della pittura secondo i principi della Pittura Analitica.

Ripercorrendo concettualmente e reinventando la tradizionale tecnica dell’affresco, Palli creerà le sue opere fasciando degli spessi pannelli lignei - sui quali, in analogia alle antiche sinopie, delinea sovente svariati interventi progettuali - con delle tele a larga trama, variamente imbevute di colore, tali comunque da lasciar trasparire le varie fasi della realizzazione dell’opera.

Superata la tradizionale concezione unitaria del quadro, Palli verrà inoltre strutturando i suoi dipinti a dittico a trittico o in più ampie serie e disposizioni, tali da entrare in diretto contatto con gli spazi, espandendosi nell’ambiente.

Di particolare interesse, a partire dal 1979, è il ciclo delle grandi carte realizzate in collaborazione con il maestro cartaio Dior Channer, dosando sapientemente la rarefazione e l’addensamento delle fibre, l’aggiunta di impronte, di pigmenti colorati, di fili e di altri elementi variamente incorporati, graduando sottilmente opacità e trasparenze.

Il successo delle sue carte lo porterà a partecipare ai più importanti premi e alle più prestigiose rassegne internazionali di grafica: da Ljubljana nell’allora Jugoslavia, a Krakow, a Katowice, a Poznan e a Lodz in Polonia, a Kyoto in Giappone, a Klagenfurt e a Villach in Austria,a Bhopal e a Calcutta in India, e ancora a Budapest, a Ibiza, a Belgrado, a Norimberga, a Bratislava, a Banska Bystrica, a Tessalonica.

In ogni caso attraverso la sua pittura Palli sembra quasi aspirare alla realizzazione di un’opera d’arte totale, come appare evidente dai suoi interventi nelle sue case -studio a Gradisca, a Ljubliana e a Voicji Grad, nel Carso sloveno.

Infine, rifacendosi alle tematiche e ai principi del Suprematismo l’apparizione nelle sue opere di vere e proprie icone di puro colore pare aprire a dimensioni laicamente spirituali.

L’esposizione, a cura di Dino Marangon, sarà corredata da un ampio catalogo (Edizioni Arti Grafiche San Marco) con un testo del curatore, apparati biobibliografici e un vasto repertorio di riproduzioni a colori (foto Giancarlo Gennaro).

La mostra verrà inaugurata sabato 24 maggio 2025 alle ore 18,00.

Rimarrà aperta fino al successivo 22 giugno con i seguenti orari: sabato 15,00 - 18,30 e domenica 10,00 - 12 e 15,00 - 18,30.

Visite su appuntamento 3896792860.





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