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23 Aprile 2025 - 16 Maggio 2025
Cultura e Spettacolo
Tarzo
Auditorium Banca Prealpi Tarzo

15ª edizione Cineforum Tarzo

23-30 aprile e 7-16 maggio 2025 alle ore 20.30, presso l'Auditorium c/o Sede di Banca Prealpi a Tarzo

15ª edizione Cineforum Tarzo

 

C'è dell'arte fuori dall'Arte ed esistono Opere che non sono opere d'arte, eppure non c'è altro modo per definirle, perché come le opere d'arte trasformano le ferite dell'essere in poesia. Non ce ne vogliano i grandi della Storia dell'Arte: certamente quella è Arte e le loro sono Opere d'Arte. Ma proviamo per un momento, solo per la durata del cineforum, a definire Arte tutto ciò che consente alla Vita di sopportare sé stessa; a riconoscere un artista in chi è in grado di respirare l'aria della Vita; e a chiamare Opera d'Arte tutto ciò che mette distanza tra noi e il non senso della Vita.

Vediamo allora un'opera in ogni piroetta attorno al mistero assoluto della vita e della morte: che vela e non rivela, taglia, sveglia, isola e nel suo custodire l'inesprimibile ci fa commuovere. Non è dato per nessuno, non ci sono ricette o vie d'accesso al mistero, infiniti sono i modi per dare forma all'esperienza senza forma della morte. A ciascuno il suo. E per ogni artista, per ognuno di noi, non rimane che rimboccarsi le maniche e mettersi... all'opera!

 

Mercoledì 23 aprile 2025 - ore 20.30
FRIDA
di Julie Taymor, 2002
interverrà la Dott.ssa Samuela Maniscalco, psicologa psicoterapeuta

Il film ripercorre la vita della donna e artista messicana Frida Kahlo a partire dal violento incidente, avvenuto a bordo di un tram all'età di diciotto anni, che le provocò numerose e gravi ferite e la costrinse a passare lunghi e angoscianti mesi d'immobilità. Dopo mesi di allettamento ingessata nel suo letto di casa, i genitori le regalano un cavalletto sul quale Frida inizierà a rappresentare la sua visione della realtà. "Non ho mai dipinto sogni, ma la mia realtà". Una realtà tormentata per il dolore fisico, travagliata per la burrascosa relazione con il marito pittore Diego Rivera, e trasgressiva per i reciproci tradimenti. Nelle sue opere possiamo rintracciare molti temi della nostra contemporaneità, dal femminile alla disabilità, fino alla fluidità di genere. Donna contraddittoria dalla complessa personalità: "I segni della pittura sono i miei stati d'animo e i segni che la vita ha lasciato in me". Proprio dove l'esistenza diventa mistero, Frida riprende a camminare e trova nell'arte il mezzo per esprimere sé stessa.
Arte e vita si sviluppano in un avvolgente abbraccio, ogni quadro è un capitolo di una potente autobiografia per immagini, ogni dettaglio trova corrispondenza in un evento o sentimento ben raccontato. Nei suoi dipinti, colori, tradizioni e passioni del Messico, la volontà di mettersi a nudo, di disintegrare i tabù più scabrosi, di trasformare la pittura in terapia e quest'ultima in capolavoro.

 

Mercoledì 30 aprile 2025 - ore 20.30
GRAZIE RAGAZZI
di Riccardo Milani, 2023
interverrà il Dott. Raul Catalano, psicologo psicoterapeuta

Di fronte alla mancanza di offerte di lavoro, Antonio, attore appassionato ma spesso disoccupato, accetta un lavoro offertogli da un vecchio amico e collega, come insegnante di un laboratorio teatrale all'interno di un istituto penitenziario. All'inizio titubante, scopre del talento nell'improbabile compagnia di detenuti e questo riaccende in lui la passione e la voglia di fare teatro, al punto da convincere la severa direttrice del carcere a valicare le mura della prigione e mettere in scena la famosa commedia di Samuel Beckett "Aspettando Godot" su un vero palcoscenico teatrale. Giorno dopo giorno i detenuti si arrendono alla risolutezza di Antonio e si lasciano andare scoprendo il potere liberatorio dell'arte e la sua capacità di dare uno scopo e una speranza oltre l'attesa. Così quando arriva il definitivo via libera, inizia un tour trionfale.

 

Mercoledì 7 maggio 2025 - ore 20.30
PERFECT DAYS
di Wim Wenders, 2023
interverrà il Dott. Giuliano Dal Pos, psicologo psicoterapeuta

Hirayama è un uomo silenzioso e sorridente, vive da solo e conduce un'esistenza semplice e frugale caratterizzata da una rigorosa ripetitività delle attività quotidiane: si sveglia all'alba, si lava i denti, prende un caffè in lattina, va al lavoro, rientra a casa, si lava ai bagni pubblici, cena sempre nello stesso bar, legge un libro e va a letto. Il weekend aggiunge alcune varianti come fare il bucato, comprare un libro nella stessa piccola libreria, portare le foto a stampare, pranzare in un piccolo ristorante.
Hirayama non compie però tutte queste azioni in modo asettico e ossessivo, ma lo fa con naturale consapevolezza: ad esempio nel suo lavoro, che è quello di pulire i bagni pubblici di Tokyo - dei piccoli gioielli di architettura, che svolge con la cura, quasi devozionale, di un restauratore.
Quando esce di casa, al mattino, per prima cosa guarda il cielo e si connette con il mondo circostante; trascorre la pausa pranzo a osservare e fotografare il luccichio creato dalle foglie degli alberi che ondeggiano al vento, uno spettacolo unico, che esiste una volta sola in quel preciso momento.
Hirayama ci insegna il valore della cura e del prendersi cura: ha cura di sé e del proprio ambiente, esattamente come delle piante che innaffia ogni giorno e dei bagni che lustra con grandissima attenzione e rappresenta la possibilità di vivere il presente assaporandone la bellezza anche nell'ordinario, facendone una piccola opera d'arte, respiro dopo respiro.

 

Venerdì 16 maggio 2025 - ore 20.30
SHOW PEOPLE
di King Vidor, 1928
musicato dal vivo da ZERORCHESTRA
interverrà Piero Colussi, Le Giornate del Cinema Muto

Uno dei vertici della commedia brillante degli Anni Venti e un dietro le quinte di Hollywood attraverso gli occhi di Peggy Pepper, interpretata da una straordinaria Marion Davies.
Una ragazza di provincia arriva a Hollywood, decisa a sfondare come attrice. Con l'aiuto di un collega ottiene piccole parti comiche, ma aspira ai grandi ruoli drammatici e rischia di rovinarsi sposando un fasullo nobile francese.
Una parata di divi del cinema che nel film interpretano loro stessi: Charlie Chaplin, John Gilbert, Douglas Fairbanks, Mae Murray, William Hart e molti altri.
Tra i vari cammei, il più divertente è quello di Charlie Chaplin: la gag si basa sul fatto che il suo volto (così diverso da quello di Charlot) era sconosciuto al grande pubblico. Spiritosa, e autoironica, è inoltre la breve scena in cui la protagonista incrocia nei giardini degli Studios l'attrice Marion Davies (cioè sé stessa) rimanendone delusa.
Non mancano le autocitazioni del regista King Vidor: i due protagonisti vedono al cinema un suo film (Bardelys the Magnificent, con la moglie Eleanor Boardman come protagonista), mentre la scena finale allude a The Big Parade.

CINECONCERTO DI ZERORCHESTRA
Zerorchestra nasce nel 1995 su iniziativa di Cinemazero come una sorta di laboratorio per la scrittura di nuove partiture musicali per quelle pellicole, spesso ignote al grande pubblico, che rappresentano l'incredibile repertorio del cinema muto. L'ensemble vede riuniti alcuni tra i migliori musicisti, di estrazione jazzistica e non, del Triveneto.

Musiche composte da Guenter Buchwald ed eseguite da:
Juri Dal Dan (direzione e pianoforte), Francesco Bearzatti (sax e clarinetto), Luca Colussi (batteria), Luca Grizzo (percussioni), Didier Ortolan (clarinetti e sax), Gaspare Pasini (sax), Romano Todesco (contrabbasso), Luigi Vitale (vibrafono e xilofono).

 

Ultima serata con prenotazione dal sito www.prolocotarzo.com





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